Il condizionatore – o climatizzatore – ci aiuta ad affrontare le estati più roventi e/o a riscaldare i locali in certi periodi dell’anno, ma per mantenerlo in perfetta efficienza è essenziale dedicare qualche minuto del proprio tempo a un’attività spesso rimandata a data da destinarsi:
la pulizia dei filtri al suo interno.
Quando e come si puliscono i filtri del condizionatore?
La frequenza di pulizia dei filtri del condizionatore dipende dalla frequenza d’uso, ma andrebbe comunque effettuata almeno una volta all’anno. Se il tuo modello è dotato di pompa di calore e lo utilizzi anche nel periodo invernale per riscaldare gli spazi di casa, il consiglio è di procedere con la pulizia dei filtri ogni tre mesi, in corrispondenza dei cambi di stagione.
Se l’utilizzo riguarda solo i mesi estivi, l’ideale sarebbe procedere con la pulizia del condizionatore in primavera, ma anche in autunno, prima di concedere all’elettrodomestico qualche mese di meritato riposo. Un segnale che potrebbe essere arrivato il momento di pulire i filtri arriva dal nostro naso: cattivi odori all’accensione sono quasi sempre sinonimo della necessità di manutenzione.
La procedura per la pulizia dei filtri è semplice, ma la sequenza corretta dipende dalla marca del condizionatore installato, quindi, se desideri procedere in autonomia, è sempre bene dare un’occhiata al libretto delle istruzioni per evitare piccoli inconvenienti.
Nelle istruzioni è solitamente indicato anche il materiale con cui sono realizzati i filtri, così che una volta aperto il vano in cui sono contenuti potrai rimuoverli e pulirli nel modo corretto. Alcuni possono essere immersi in una bacinella contenente acqua tiepida e poche gocce di detergente neutro (se in presenza di sporco particolarmente ostinato), mentre altri sono realizzati con materiali deperibili che possono essere puliti solo con una spazzola a setole morbide o un aspirapolvere.
Se soffri di allergie come quella agli acari, al momento di rimuovere i filtri ricorda di indossare sempre guanti protettivi e una mascherina per difenderti dalla polvere che inevitabilmente smuoverai.
Che cosa succede se non pulisco i filtri del condizionatore?
A lungo andare, il filtro del condizionatore intasato rischia di nuocere alla nostra salute, provocando fastidi come mal di gola e infezioni nasali. Inoltre, la presenza al suo interno di una grande quantità di polvere, agenti inquinanti, muffe e funghi può acutizzare i problemi di chi soffre di allergie oltre che a ridurre, anche drasticamente, l’efficienza e dunque la resa del climatizzatore.
Al momento dell’accensione, infatti, queste sostanze vengono rilasciate nell’aria che respiriamo oltre a depositarsi sulle superfici attorno a noi, facendo emergere sintomi come irritazione degli occhi o della pelle, tosse, naso che cola e mal di testa.
Un filtro sporco, inoltre, significa una riduzione del flusso d’aria in ingresso e un cattivo ricircolo della stessa all’interno del condizionatore, costringendolo a uno sforzo extra per riuscire a portare l’ambiente alla temperatura impostata, con un aumento considerevole dei consumi energetici in bolletta e la possibilità di malfunzionamenti improvvisi dovuti alla rottura di componenti troppo sollecitati.
E se dopo aver pulito il filtro il condizionatore continua a non essere performante come dovrebbe?
In questo caso potrebbe trattarsi di qualcosa di più serio come mancanza di gas refrigerante , un problema alla ventola o di un guasto elettronico, che gli specialisti ITEI possono analizzare con un sopralluogo a domicilio e procedere con l’eventuale assistenza tecnica risolutiva.